"Il derby è una gara che vale doppio"

Allegri: "Vincere non è normale, obiettivo primario è il 7° titolo"

1506078945903_GettyImages-64966248.jpg"Il derby ha la stessa importanza che ha per il Toro, perche' e' un derby e perche' servono i tre punti. Non e' secondo ne' alla Champions ne' alle altre gare di campionato".

Massimiliano Allegri ha spiegato cosi' in conferenza stampa che cosa voglia dire per la Juventus la stracittadina.

"Il derby e' sempre una partita speciale per la citta'. Per noi e' importante proprio perche' e' un derby e perche' bisogna vincere". Una sfida contro una rivale che si e' rinforzata molto e per la quale anche Giorgio Chiellini  aveva speso parole di elogio: "Sono d'accordo con Giorgio perche' il Torino ha completato una squadra che l'anno scorso era ottima e l'ha fatto con giocatori che sono vicini come caratteristiche a quelle del Toro, gente come Rincon e Ansaldi, e puo' ambire ad arrivare nelle prime sei posizioni".

Ci vorra' anche l'effetto Stadium contro i granata, ma il sostegno del pubblico e' parso venir meno negli ultimi tempi, cosi' come mercoledi' scorso contro la Fiorentina. "Mercoledi' era un turno infrasettimanale e comunque sia i tifosi ci sono stati vicini come hanno sempre fatto - ha controbattuto il tecnico juventino -. Una cosa che dev'essere chiara e' che vincere non e' normale, e' una cosa straordinaria, vince sempre e solo uno e ogni anno e' sempre piu' difficile. Questo per noi dev'essere un grande stimolo sapendo che ogni anno e' diverso da quello precedente. Per noi centrare il settimo scudetto deve diventare un obiettivo primario, una cosa che non ha mai fatto nessuno a parte il Lione in Francia e per affrontare questa stagione c'e' bisogno di grande entusiasmo da parte di tutti: dentro alla squadra, nella societa' e tra i tifosi".

Nessuna indicazione sugli undici che andranno in campo: "La formazione? Non lo so. Posso dire che Hoewedes stara' fuori e verra' valutata l'entita' dell'infortunio. Marchisio fara' i test la settima prossima, Khedira e' rientrato con la squadra e sara' a disposizione mercoledi'. Pjaca sta facendo rieducazione e per De Sciglio sono state confermate le quattro settimane".

Poi Allegri ha aggiunto che "Barzagli non gioca, ha fatto una bella partita mercoledi', siamo a una distanza riavvicinata e se riesco a farli recuperare li ho piu' freschi per mercoledi'. Se riesco a cambiare i giocatori, l'importante e' che il risultato finale non cambi". In tema di difensori, Allegri dice "Rugani e' cresciuto, deve ancora migliorare in malizia, nell'uno contro uno e deve acquisire un po' piu' di tranquillita'. Piu' gioca e piu' acquisisce in esperienza e sicurezza".

Ci sara' invece Matuidi a centrocampo: "Da quando e' arrivato qui ha detto quattro parole - ha scherzato Allegri -, ma e' un ragazzo che corre e ha un quoziente di intelligenza molto alto. Titolare? Credo di si'".

In attacco, invece, "Puo' darsi che uno davanti stia fuori. Non so ancora chi", ha risposto Allegri che sulle difficolta' di Higuain ha risposto ancora una volta: "La cosa piu' importante e' che ha grande e totale fiducia da parte dei suoi compagni, dell'allenatore, della societa' e dei tifosi. E' in un momento che non segna ma succede, come ritrovera' il gol, si sblocchera'. Gia' mercoledi' ha attaccato l'area in modo migliore rispetto a domenica. Poi ci sono tante partite, capitera' che stara' fuori lui, una volta Mandzukic, una volta Dybala, ma io devo gestire i giocatori perche' ci sono tante partite da giocare e perche' bisogna arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili".

L'altro tormentone e' quello di Bernardeschi, ancora in attesa di una chance da titolare: "Devo valutare le condizioni di Cuadrado che sta in ottima forma, pero' puo' essere un cambio importante ed e' normale che si stia avviando a giocare partite da titolare".

E quando gli e' stato chiesto se il quarto uomo avra' bisogno dell'elmetto per gestire lui e Mihajlovic in panchina, anche viste le ultime reazioni, Allegri ha risposto in riferimento a mercoledi' scorso: "Piu' che col quarto uomo ero arrabbiato con Pjanic e con Bernardeschi. Ci sono state due situazioni di palle giocate male. In quel momento li' erano sbagliate, bisognava far morire la partita. Mercoledi' ci e' piaciuto fare gli ultimi minuti da brivido per capire che per portare a casa le partite bisogna passare anche da quello".

Finora la Juve e' parsa anche un po' imballata ma "In estate abbiamo lavorato con carichi importanti - ha risposto Allegri -. Di solito verso meta' ottobre incominciamo a correre. In questo momento la condizione atletica non puo' essere al cento per certo, bisogna arrivarci e credo ci arriveremo dopo la sosta".

Statistiche alla mano, il tecnico livornese e' il terzo piu' vincente della storia juventina dopo Trapattoni e Lippi: "I ragazzi dovranno essere bravi a non rovinarmi la media - ha detto con il sorriso sulle labbra -. Bisognera' alzare l'asticella e diventera' sempre piu' difficile". La retroguardia bianconera dovra' fermare Belotti e Ljajic.

"La Juventus ha buoni difensori che possono giocare contro Belotti e Ljiajic, ma hanno anche Iago Falque. Il Torino ha giocatori con una buona qualita' tecnica e ha comprato giocatori anche solidi, ecco perche' e' migliorato molto. Se spenderei 100 milioni per Belotti? Non so se vale 100 milioni, io quei soldi non li ho, non compro giocatori faccio l'allenatore, ma e' un calciatore importante ed e' un punto saldo della Nazionale che ci dovra' portare ai Mondiali".

Poi anche un parere su Niang che Allegri ebbe con se' al Milan: "Il percorso dei giovani che hanno qualita' e' piu' o meno lo stesso perche' hanno bisogno di trovare il loro equilibrio. Questo vale per tutti, e' un '94, ha 23 anni, al Milan ha fatto bene a tratti ma i giocatori a un certo punto devono decidere cosa vogliono fare".

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  • pubblicato22.09.2017
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